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Elce Magazine

L’ERNIA INGUINALE

2025-03-13 10:12

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Salute e Benessere,

L'ernia inguinale è una delle patologie chirurgiche più comuni e frequenti.



Un’ernia, in generale, consiste nella fuoriuscita di un viscere (solitamente piccolo intestino, ma anche colon o vescica) dalla cavità addominale attraverso un punto di maggiore debolezza della parete addominale. Nel caso dell’ernia inguinale l’area di debolezza corrisponde al canale inguinale.



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Fig. 1 Ernia inguinale che contiene un’ansa del piccolo intestino



 



Come si presenta?



La manifestazione principale è un rigonfiamento a livello dell'inguine. Generalmente più evidente in piedi o dopo un'attività fisica, che tende a diminuire in posizione sdraiata. I sintomi associati possono essere:



o   dolore e bruciore nella regione inguinale;



o   dolore ai testicoli, allo scroto o alla gamba;


La tumefazione non è sempre clinicamente evidente a livello dell’inguine, pur in presenza di fastidi e dolore. Pertanto l’assenza della tumefazione non necessariamente corrisponde all’assenza dell’ernia. 





Quali sono le cause?



L’ernia inguinale può essere presente sin dalla nascita per un difetto congenito legato a una anomalia nella chiusura del canale inguinale oppure può presentarsi nel corso della vita senza motivi apparenti. In genere è il risultato di uno o più fattori di rischio quali:


o   Ereditarietà o pregressa storia di ernia;



o   Obesità, gravidanza (condizioni che aumentano la pressione che i visceri esercitano sulla parete addominale);



o   Sforzi fisici o attività sportiva intensa;



o   Stipsi cronica;



o   Tosse cronica;



o   Età avanzata con contestuale indebolimento della parete muscolare; 





Come si diagnostica?



La diagnosi di ernia inguinale si effettua mediante una visita medica. In alcuni casi può essere utile l'esecuzione di un'ecografia.





Cosa si rischia?



Il viscere erniato puó rimanere intrappolato tra la parete addominale, i muscoli e i legamenti del canale inguinale (ernia incarcerata) con conseguente rischio di infezione e morte del tessuto per interruzione della vascolarizzazione del viscere (ernia strozzata).



I dolori, in questi casi, diventano lancinanti e il rigonfiamento all'inguine duro e irriducibile. 





Come si cura?



Non esiste una terapia medica per l'ernia inguinale. L'unica cura è l'intervento chirurgico.


L'intervento di riparazione dell’ernia inguinale con tecnica “open” consiste nell’eseguire una piccola incisione cutanea nella regione dell’inguine e nel posizionare una rete a riparare il difetto della parete. La rete viene fissata con dei punti ai tessuti circostanti. L'intervento dura 30-60 minuti e viene eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia spinale.



Nella maggior parte dei casi l'intervento per ernia è eseguito in day surgery con la dimissione la sera stessa. Il paziente potrà tornare al proprio lavoro già dopo 2-3 giorni, ma attenzione a non fare sforzi fisici per le 4 settimane successive!


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Fig. 2 Riparazione “open” di ernia inguinale con rete (o protesi)



 



L’intervento può essere eseguito anche in laparoscopia, cioè attraverso 3 piccole incisioni inferiori a 1 cm. Le indicazioni alla riparazione dell'ernia per via laparoscopica sono rappresentate da:


o   ernia inguinale recidiva o plurirecidiva;



o   ernia inguinale bilaterale;



o ernia inguinale monolaterale in corso di altra patologia addominale da trattare in laparoscopia;


In casi selezionati, la tecnica laparoscopica può essere proposta anche per ernia semplice in pazienti donne e in giovani sportivi professionisti. 



L'intervento di ernioplastica inguinale laparoscopica viene eseguito in anestesia generale con intubazione orotracheale. L'addome viene disteso con anidride carbonica e, come nella tecnica aperta, si procede a posizionare una rete che copre il difetto erniario, che viene ancorata con delle “tacks” o della colla. La ripresa post-operatoria è molto più rapida rispetto all’intervento tradizionale e il dolore post-operatorio è fortemente ridotto per la presenza di 3 sole piccole incisioni invece del taglio.


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Fig. 3 Riparazione laparoscopica di ernia inguinale  




In conclusione è bene sottolineare che l'ernia inguinale non regredisce spontaneamente. 


In presenza di sintomi anche lievi è opportuno ripararla chirurgicamente quanto prima per non rischiare le complicanze come ernia incarcerata ed ernia strozzata che richiedono interventi chirurgici in urgenza più indaginosi e demolitivi.




La dottoressa
Giada Di Flumeri 
Specialista in Chirurgia Generale
Esercita l’ attività chirurgica presso l’Ospedale Cristo Re a Roma.

Periodicamente svolge un ambulatorio a Castelluccio dei Sauri.
Potete contattarla scrivendo a
giada.diflumeri@gmail.com o chiamando al numero 3454965418 (anche whatsapp)

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