Dr Gianni Liscio Osteopata Come si riconoscono i Trigger? Questi punti grilletto appunto chiamati Trigger Points altro non sono che “un’area localizzata estremamente irritabile e dolorosa, in un nodulo, in un fascio teso di tessuto muscolare.” Il fastidio generalmente si presenta in un determinato punto, ma può estendersi in altre zone vicine per ogni muscolo. Se un punto trigger è presente nel muscolo della scapola, ad esempio, il fastidio può essere avvertito nelle zone circostanti, come nell’orecchio o in un lato della testa. I muscoli maggiormente colpiti restano comunque quelli della testa e del collo, e questo spesso può comportare al paziente numerosi disturbi: in particolare dolore alla mandibola, acufeni e dolore agli occhi. Ovviamente non esiste un unico tipo di trigger points, ma diverse tipologie con relative caratteristiche. Quali sono i sintomi più comuni dei Trigger? Spesso i sintomi associati ai Trigger Points sono caratterizzati da un dolore altalenante che generalmente può causare dei deficit di forza muscolare. Esso può essere in una zona molto piccola, puntiforme, o mostrarsi su di una zona più estesa provocando un dolore irradiato.
Frequentemente infatti la cute è più calda nelle immediate vicinanza del Trigger Point, questo ci certifica l’infiammazione che si sta sviluppando.
Solitamente il dolore aumenta con il freddo e durante la notte, mentre diminuisce con applicazioni di calore. Come trattare i Trigger? Uno dei metodi più utilizzati per sciogliere un trigger è la compressione ischemica, ovvero la pressione inibitoria e costante del muscolo nel punto in cui è presente. Tuttavia i metodi per trattare i Trigger Point a livello miofasciali sono molteplici, spesso una terapia manuale, effettuata da un professionista, è la migliore soluzione. Il trattamento viene eseguito con la tecnica della digitopressione ed in pochi minuti si ha la completa disattivazione del trigger point ed un notevole miglioramento del dolore. Pertanto imparare a riconoscerli e a gestirli seguiti da un professionista che può accompagnare il paziente in questi passaggi può essere la mossa vincente per farli scacco matto.