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Elce Magazine

Fiori Nuovi sulle Strade della Libertà: Oggi come allora, la scelta di Resistere.

2025-04-24 15:48

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Attualità,

Fiori Nuovi sulle Strade della Libertà: Oggi come allora, la scelta di Resistere.

di Viola Nigro


25 Aprile – Festa della Liberazione è una data che porta con sé memoria, gratitudine e speranza. È il giorno in cui l’Italia ricorda la fine dell’occupazione nazista e del regime fascista nel 1945.



Ma non è solo una celebrazione storica: è un momento per riflettere su cosa significa davvero libertà.



Non dobbiamo mai dimenticare che il 25 aprile rappresenta il coraggio di chi ha lottato per un futuro migliore, spesso a costo della propria vita. Donne e uomini comuni che hanno scelto di non piegarsi alla paura, di resistere. Grazie a loro oggi viviamo in una democrazia.



Il 25 aprile è un invito a non dimenticare. A difendere ogni giorno i valori di giustizia, uguaglianza e libertà. Perché la libertà non è mai scontata: è una conquista da custodire con cura e responsabilità.



“Resistere” oggi non ha più il suono delle armi o delle montagne, ma ha ancora il cuore di chi non si arrende. Resistere oggi è continuare a credere che un mondo più giusto sia possibile. E impegnarsi, ognuno a modo suo, per realizzarlo.



Resistere oggi vuol dire:



Resistere all’odio e alla disinformazione
In un tempo in cui le parole feriscono più delle armi, scegliere la verità, il dialogo, la gentilezza è un atto rivoluzionario. Non cedere all’odio facile, non seguire l’onda del rancore.



Resistere all’indifferenza
Davanti alle guerre, alle migrazioni, alla povertà, voltarsi dall’altra parte è facile. Resistere è restare umani. È preoccuparsi, informarsi, fare qualcosa, anche se sembra poco. Alzare la voce quando si vedono ingiustizie, piccole o grandi, anche quando è scomodo. Difendere i diritti quando sembrano messi in discussione: la libertà di parola, il rispetto delle diversità, l’uguaglianza tra le persone, la dignità umana. Non cedere all’indifferenza, alla rassegnazione, al cinismo. Resistere è essere onesti in un sistema che spesso premia scorciatoie e furbizie.



Resistere all’inquinamento, alla distruzione del pianeta
Una delle sfide più urgenti e cruciali per il nostro futuro. Fare scelte consapevoli, cambiare abitudini, lottare per un futuro sostenibile: è una resistenza lenta, ma vitale.



Resistere all’ignoranza
Studiare, leggere, pensare con la propria testa. Oggi che tutto è veloce e superficiale, la conoscenza è una forma di libertà. Ed è anche un atto di resistenza.



Resistere nei lavori che costruiscono
Chi cura, chi insegna, chi ascolta, chi accoglie: ogni gesto di cura in una società che premia la competizione è un atto di resistenza quotidiana.



Resistere è anche partecipare
Andare a votare, impegnarsi nel sociale, essere cittadini attivi: è resistere all’apatia, alla sfiducia, al "tanto non cambia nulla”. E ancora: educare, ascoltare, costruire ponti invece di muri. È resistenza anche quella silenziosa, quotidiana, fatta di gesti semplici ma coerenti.


Resistere, a volte, significa semplicemente restare. 
Restare quando tutto ti spinge ad andare via, quando le sirene del "lontano" cantano dolcemente all’orecchio, promettendo vie più facili, percorsi senza inciampi. Ma restare è già un atto di coraggio. È scegliere di fare, di provarci comunque. Di affrontare le sfide che questo territorio impone, di mettersi in gioco, anche quando sarebbe più comodo voltarsi dall’altra parte. Resistere è anche opporsi a una cattiva politica, agli errori che si ripetono, alle ingiustizie che logorano. È cercare, nel proprio piccolo, di cambiare qualcosa. Anche senza clamore. Anche senza applausi. Perché a volte la vera rivoluzione comincia nel silenzio di chi, con ostinazione, sceglie di restare.



Oggi resistere è scegliere ogni giorno da che parte stare. E non è mai una scelta neutra.



In un mondo dove tutto corre veloce, resistere è anche prendersi il tempo per capire, per pensare, per scegliere con coscienza.



Ci sono cose contro cui vale la pena lottare. Ci sono Battaglie che vale sempre la pena combattere. Sempre. Anche - e forse soprattutto - quelle silenziose, dentro di noi. 



Quelle che non dici a nessuno, che affronti da solo, a voce bassa, col cuore stanco.



Ma ti prego, resisti. Anche oggi. Anche adesso.