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Elce Magazine

L’Estate dei Bambini non è un Lusso

2025-10-07 18:21

Viola Nigro

Borghi,

L’Estate dei Bambini non è un Lusso

Dai soggiorni al mare ai laboratori nel bosco: quando le amministrazioni locali scelgono l’attenzione ai più piccoli    Cominciamo con una bella occhi

 

 

 

Dai soggiorni al mare ai laboratori nel bosco: quando le amministrazioni locali scelgono l’attenzione ai più piccoli

 

 

 

Cominciamo con una bella occhiata ai famigerati "tabelloni estivi".
Chi li ha pensati? Per chi? E soprattutto: perché?

 

Partiamo dal pezzo forte, la punta di diamante, il cuore pulsante del futuro: i bambini.
Sì, proprio loro. Quei piccoli esseri rumorosi, creativi e pieni di energia che, spoiler, rappresentano il domani dei nostri paesi.

 

Ora, domanda seria: quanta attenzione è stata dedicata a loro? Perché badare ai bambini non è un capriccio moderno o una pretesa da genitori stressati. No. È semplicemente intelligenza sociale.
E per favore, risparmiamoci la solita battutina vintage tipo “eh ma una volta i bambini si crescevano da soli”. Certo, e una volta si moriva per un’infezione al dente. Oggi abbiamo gli antibiotici. E la pedagogia. E il buonsenso.
I tempi cambiano, e con loro cambiano anche i bisogni dei più piccoli. Oggi l’educazione non finisce al suono della campanella: continua anche nel cosiddetto “tempo libero”.

 

Ricordo ancora con un misto di nostalgia e gratitudine le estati di un tempo: “Estate Ragazzi”, “Ludolandia”, e mille altre iniziative che avevano un’anima, una progettualità, una voglia di costruire qualcosa. E, guarda un po’, funzionavano. Eccome se funzionavano. 35 anni fa.

 

E quindi, torniamo a bomba: l’attenzione ai bambini non è un dettaglio, è la base.
È offrire un servizio serio, è prendersi cura delle gemme della comunità e delle famiglie che questi luoghi li devono vivere, far crescere e anche amare.

 

Perché, se non partiamo da lì… esattamente da dove pensiamo di cominciare?

 

SANT’AGATA DI PUGLIA

E mentre ci interroghiamo sull’attenzione (o la sua affannosa ricerca) verso l’infanzia nei nostri paesi, qualcuno - udite udite - ha fatto i compiti.
Eh sì, a Sant’Agata di Puglia hanno messo in campo non solo idee, ma azioni concrete. Quelle che fanno la differenza tra un’estate “buttata al parco giochi” (per chi un parco giochi ce l’ha!) e un’estate da ricordare con un sorriso largo così.

 

È tornato, puntuale come le zanzare ma molto più gradito, il Soggiorno Climatico per minori. Una settimana di mare, giochi, amicizie nuove e aria buona del Gargano, precisamente nella splendida cornice di Peschici, presso l’Hotel Paglianza.
Una vacanza vera, con la V maiuscola, pensata per i piccoli cittadini, promossa con entusiasmo dal Sindaco Bove e dall’Amministrazione Comunale. E a giudicare dalle facce contente e dagli zaini già pronti, direi che è una scelta che ha colpito nel segno.

 

Nessun escluso. Ogni bambino per cui è stata presentata domanda è stato ammesso. Tutti a bordo, nessuno resta a casa.
Perché l’inclusione non è solo una parola carina da mettere nei comunicati stampa: è una pratica quotidiana, che in questo caso ha preso la forma di un autobus in partenza il 14 giugno carico di sogni, risate e secchielli da spiaggia.

 

E diciamocelo: una vacanza così non è solo divertimento. È educazione emotiva, è autonomia, è esperienza di gruppo. È quel tipo di settimana che insegna tanto quanto (se non più di) una pagina di libro.
Altro che "non sappiamo più come tenerli impegnati", qui si tratta di coltivare ricordi felici, e magari anche futuri cittadini un po’ più sereni e capaci di stare al mondo.

Quindi sì, bravi.
Brava Sant’Agata.
Perché l’estate dei bambini non è un lusso: è un investimento.

 

ORSARA DI PUGLIA

E no, non è solo Sant’Agata a dare il buon esempio. A Orsara di Puglia, ad esempio, hanno deciso di fare le cose in grande. Niente mare? Nessun problema. Si punta su un’estate ricca di contenuti, dove il gioco incontra la cultura e lo sport fa squadra con la creatività.

 

Il 7 luglio ha preso il via il nuovo Centro Estivo e Sportivo Comunale, realizzato dal Comune in collaborazione con la cooperativa sociale Kaleidos e il consorzio “Oltre la Rete di Imprese”.
Ottanta bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni (non due o tre: ottanta!) coinvolti in attività mirate, studiate per fascia d’età e proposte in veri e propri “gruppi-gioco” che spaziano tra laboratori, letture animate, sport, teatro e, naturalmente, tanto divertimento.

 

Le giornate sono state suddivise in due momenti, mattina e pomeriggio, dal lunedì al venerdì: una struttura solida, ben pensata, con un coordinatore, dieci animatori e persino un operatore socio-sanitario.
Perché no, non basta aprire un’aula con due palloni e una cassa bluetooth per fare “centro estivo”: serve organizzazione, competenza e, diciamolo, anche un bel po’ di voglia di fare bene.

 

E tra un pomeriggio al Parco San Mauro e una tappa alla Community Library, i piccoli orsaresi hanno vissuto un’estate che ha tutto: gioco, relazioni e quel pizzico di magia che solo un libro o un laboratorio teatrale può regalare.
A proposito: il calendario culturale è ricco, con eventi speciali come “Incontrarsi con libri, teatro e illustrazioni”, che ha ospitato lo scrittore e illustratore Antonio Ferrara per laboratori interattivi e creativi. Altro che “spegnere il cervello d’estate”.

Insomma, anche Orsara ha scelto la via dell’intelligenza e della cura. Un’estate costruita con, per e intorno ai bambini.
Perché crescere con stimoli sani, belle esperienze e adulti che si prendono cura (davvero) di te, non dovrebbe essere un lusso. Dovrebbe essere la norma.

 

CANDELA

E poi c’è Candela, dove anche quest’anno si è puntato dritti al cuore dell’infanzia.
Con l’iniziativa “L’isola che c’è”, il piccolo centro si è trasformato per due settimane in un laboratorio a cielo aperto di creatività, relazioni e (udite udite!) educazione vera. Quella che non urla, non impone, ma coinvolge e fa crescere.

 

Promosso e coordinato da L’isola che c’è APS, nella persona del nostro Benito Quaglia, il centro estivo ha accolto decine di bambini tra i 3 e gli 8 anni in un percorso tutt’altro che banale. Non solo gioco e svago, che pure non sono mancati, tra racconti animati, attività manuali e giochi di gruppo, ma anche un lavoro sottile ma prezioso sull’inclusione, la fiducia in sé e il rispetto reciproco.

 

E se pensate che sia stato tutto una scampagnata colorata, vi sbagliate di grosso.
Due giornate, ad esempio, sono state realizzate in collaborazione con le educatrici del programma P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione) dell’ambito territoriale di Troia, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra servizi educativi e comunità locale. Un nome complicato per dire una cosa importante: rafforzare la rete tra bambini, famiglie e servizi educativi. In parole povere? Comunità vera.

 

L’obiettivo, e qui viene il bello, non era solo quello di “tenere impegnati” i più piccoli mentre le scuole sono chiuse. Come ci racconta Benito, l’obiettivo è stato offrire un’esperienza educativa autentica, dove ogni bambino potesse sentirsi accolto, valorizzato e libero di esplorare sé stesso e gli altri.
Un clima sereno, senza pressioni, ma con quella struttura fatta di cura e presenza che ai bambini serve eccome.

 

Insomma, a Candela non hanno solo creato un centro estivo. Hanno costruito uno spazio educativo che funziona. E lo hanno fatto con semplicità, competenza e, soprattutto, mettendo i bambini al centro, per davvero.

 

ACCADIA

E mentre l’estate avanza, tra chi punta sul mare, chi sulle biblioteche e chi sui laboratori creativi, Accadia sceglie la natura. Ma mica così, giusto per una passeggiatina tra gli alberi. No: qui si parla di una vera e propria esperienza educativa all’aria aperta, con il ritorno del tanto atteso Summer Camp EducaFiabe 2025, nel suggestivo scenario del Bosco Paduli.

 

Tre giornate – il 7, il 9 e il 12 agosto – dedicate completamente ai bambini, dalle 9:30 alle 17:30. Tempo pieno, insomma.
E che si fa, tutto il giorno nel bosco? Si respira, si impara, si corre, si gioca, si cresce.
I piccoli partecipanti saranno immersi in una full immersion di laboratori creativi, educazione ambientale, sport, musica, attività sugli affetti, l’alimentazione consapevole, oltre ai classici ma sempre amatissimi momenti di truccabimbi e le passeggiate… a cavallo!
Altro che “stanno sempre con il tablet”.

 

Tutto gratuito, sì, hai letto bene, e organizzato con cura dal Comune di Accadia, in collaborazione con la Regione Puglia e l’Associazione Teatrale Tanino. Una di quelle iniziative che, una volta vissute, ti fanno capire che l’educazione può (e deve) uscire dalle aule per respirare aria buona e mettere radici nella realtà.

 

Con tanto di servizio navetta ben organizzato, con partenze da Accadia, Castelluccio e Deliceto.
Insomma, basta preparare un panino e uno zaino comodo, che al resto ci pensa l’organizzazione.

 

Iniziative come questa dimostrano che bambini e natura non sono un’accoppiata vintage da cartolina anni ’50, ma una risorsa educativa potente, capace di regalare esperienze vere, quelle che restano.
E se a tutto questo aggiungiamo un tocco di teatro, fiabe e cavalli... beh, difficile chiedere di più.

 

CASTELLUCCIO DEI SAURI

E se pensate che i piccoli paesi non abbiano le forze per organizzare proposte educative estive degne di nota… vi presento Castelluccio dei Sauri.
Qui l’estate non è un vuoto da riempire, ma un tempo prezioso da coltivare – ed è proprio ciò che si è fatto con il Summer Camp EDUCAFiabe in collaborazione con l’Associazione Teatrale Tanino, andato in scena dal 17 al 25 luglio 2025.

 

Un programma compatto ma ricchissimo, pensato per bambini dai 3 ai 13 anni, suddiviso per età, esigenze e capacità, con una cura quasi sartoriale. Altro che “buttiamoli tutti nella stessa stanza e via”.
Le attività si sono svolte ogni mattina, dalle 9:30 alle 12:30

Il percorso? Un vero e proprio viaggio educativo a tappe:

  • educazione allo sport movimento, gioco di squadra, e magari qualche sana competizione.
  • laboratori di educazione alla creatività, dove pastelli, colla e fantasia hanno fatto il resto.
  • educazione all’affettività perché anche i sentimenti si imparano, e prima si comincia meglio è.
  • la protagonista è stata anche la musica, con laboratori pensati per avvicinare i bambini a suoni, ritmi.
  • Gran finale per tutti con una bella lettura animata di una fiaba. Una chiusura dolce, coinvolgente, che ha ricordato a tutti, grandi e piccoli, che le storie, se raccontate bene, educano, uniscono e fanno sognare.

 

Il Summer Camp di Castelluccio dei Sauri è stato un percorso educativo ricco e vario, un’estate all’insegna della crescita, della relazione e del gioco intelligente.

Anche Castelluccio, dunque, ha dimostrato che non servono grandi budget o scenografie hollywoodiane per fare buona educazione estiva. Serve solo una cosa: volerla davvero.

 

Conclusione: L’estate dei bambini non è un optional

Insomma, da Sant’Agata a Orsara, da Candela ad Accadia, fino a Castelluccio dei Sauri, quest’estate ci ha regalato un piccolo (ma importante) assaggio di cosa significhi prendersi cura dell’infanzia con serietà, creatività e visione.
Ogni centro estivo raccontato qui non è stato soltanto un modo per “tenere occupati i bambini”,  concetto che, detto tra noi, andrebbe mandato in pensione, ma è stato un investimento educativo, sociale e umano. Una dichiarazione d’intenti da parte delle amministrazioni e delle realtà coinvolte: i nostri bambini contano. E contano ora.

 

Perché sì, l’estate è tempo di svago, ma è anche spazio educativo potentissimo, dove si impara giocando, si cresce vivendo esperienze collettive, si sviluppano competenze che la scuola, da sola, non può coprire.
Parliamo di empatia, affettività, creatività, collaborazione, autonomia. Tutte quelle “materie” che non hanno un voto ma fanno tutta la differenza nel diventare adulti sani e felici.

 

E mentre alcuni paesi si sono messi all’opera con entusiasmo e qualità, è il momento di invitare anche gli altri a fare lo stesso. Perché il futuro non aspetta.

E si costruisce oggi, con ogni laboratorio, ogni libro letto insieme, ogni partita a pallone, ogni attività pensata con cura.
L’estate, quando è fatta bene, non è una parentesi: è educazione vera.

 

E allora, che sia mare, biblioteca, bosco o campo da gioco… l’importante è esserci.
Con idee, cuore e un po’ di coraggio.
Perché l’estate dei bambini, davvero, non è un lusso. È un diritto.